Papa Gregorio XIII

(Bologna, 1 gennaio 1501 o 7 gennaio 1502 – Roma, 10 aprile 1585)

Papa Gregorio XIII, nato a Bologna come Ugo Boncompagni, è senza dubbio uno dei personaggi più rilevanti del periodo rinascimentale e, più in generale, dell’epoca moderna. Uomo di cultura ed esploratore di conoscenza, si laurea in giurisprudenza presso l’Università della sua città natale e diventa in seguito professore presso la stessa Università, dal 1531 al 1539. Successivamente abbandona la cattedra accademica per trasferirsi a Roma e intraprendere quella che sarà una lunga carriera ecclesiastica. Diventa un personaggio chiave durante l’ultima fase del Concilio di Trento (1562-3) e circa due anni dopo ottiene, grazie anche all’aiuto del cardinal nepote Carlo Borromeo, il titolo cardinalizio. Proprio le sue eccellenti abilità nello svolgere gli affari giuridici ecclesiastici gli consentono, nel 1572, di salire al soglio pontificio. I suoi quattordici anni di papato sono cruciali per la storia della Chiesa: tra le molte novità da lui apportate, le più celebri e influenti sono la Riforma Cattolica e quella, certamente più rivoluzionaria e di portata globale, del Calendario.

Il calendario gregoriano, adottato oggi in quasi tutto il mondo, è il frutto di un progetto di enorme portata scientifica, nato dalla necessità di correggere le anomalie accumulate nel calendario attuato oltre quindici secoli prima da Giulio Cesare, caratterizzato da un anno leggermente più lungo di quello solare reale. Per farlo, furono necessari due principali adeguamenti:

  1. L’eliminazione di undici giorni, per riallineare le stagioni con le date del calendario;
  2. L’adeguamento del sistema bisestile, per evitare futuri accumuli di errori.

Gregorio XIII si affida a una commissione di astronomi, matematici e teologi – tra cui il gesuita Cristoforo Clavio – che valuta con attenzione il progetto ideato dall’astronomo calabrese Luigi Lilio. Non tutti sanno, però, che il nuovo calendario viene promulgato proprio qui, a Villa Mondragone, il 24 febbraio 1582. Il papa, infatti, è amico intimo del cardinale Marco Sittico Altemps, proprietario della residenza tuscolana, ed è solito trascorrere del tempo qui, tra lussuosi appartamenti e incantevoli giardini. Gregorio XIII diventa l’ospite più illustre della dimora, e proprio dal suo cognome di origine – Boncompagni, il cui simbolo famigliare reca un drago alato – deriva il nome stesso della Villa.

Il nuovo calendario viene emanato ufficialmente il 24 febbraio 1582 con la bolla Inter gravissimas pastoralis officii nostri curas, stampata a Roma e, nel giro di breve tempo, inviata ai sovrani cattolici d’Europa. Un cambiamento, questo, tanto epocale da essere ancora oggi al centro delle nostre vite, scandendo il tempo del mondo e unificando culture e vita quotidiana secondo un ritmo universale..

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