Cardinale Marco Sittico Altemps

(Hohenems, 19 agosto 1533 – Roma, 15 febbraio 1595)

Nel 1567 la villa viene acquista dal cardinale Marco Sittico Altemps, nato in Germania nel castello di Hohenems, da cui deriva il nome Altemps, da Wolfgang Dietrich, colonnello delle truppe di Carlo V e da Chiara Medici, sorella del futuro papa Pio IV. Marco abbraccia la carriera ecclesiastica dopo aver fatto parte dell’esercito imperiale contro i Francesi prima e contro i Turchi poi in Ungheria. Con il nome di famiglia italianizzato in Altemps egli è nominato Cardinale con il titolo di S. Angelo e nel 1561 diviene vescovo di Costanza e partecipa con il cugino Carlo Borromeo, anche lui nipote di Pio IV, quale consigliere di Sua Santità, a incarichi ancora non importanti, ma collegati a problemi economici e militari. Il Cardinale acquista la proprietà desiderando una residenza vicino a Roma e preferendo Frascati perché luogo frequentato dall’aristocrazia romana. Per trasformare e ampliare l’edificio, chiama Gregorio Barozzi detto il Vignola, architetto ufficiale della famiglia: con la morte di Pio V, succeduto a Pio IV, egli appoggia il cardinale Ugo Boncompagni, con il quale intercorrono ottimi rapporti, che viene eletto Papa con il nome di Gregorio XIII.

Nel 1572 il Papa viene spesso a Frascati ospite del cardinale Altemps il quale viene spinto a costruire una seconda dimora, nei pressi di Villa Angelina detta anche Tuscolana, importante di questa. per la realizzazione. Per la realizzazione viene scelta un’area a monte comprendente i resti della villa romana dei Quintili. L’area viene acquistata per proprio interesse e ambizione ma anche per non scontentare il papa Gregorio XIII e l’incarico per l’esecuzione dei lavori viene affidato al lombardo Martino Longhi il Vecchio, architetto. Egli proviene da una famiglia di scalpellini di Viggiù, fa la sua esperienza a Roma presso il Vignola e forse è già presente nei lavori di Villa Angelina nel 1569; è architetto papale dal 1573 dopo la morte del Vignola. Tra il 1573 e il 1575 viene impegnato nel primo nucleo di Villa Mondragone il cui nome trae origine da Monte drago in onore del drago dello stemma di papa Boncompagni. Con il completamento la villa diviene meta ambitissima dei personaggi gravitanti intorno alla corte pontificia in visita a Gregorio XIII, ospite frequentissimo di Marco Sittico in una villa che più che azienda agricola è luogo di svago e simbolo di potere sociale ed economico. Con la morte del cardinale Altemps nel 1595 diviene erede l’unico nipote Gian Angelo, essendo morto il figlio Roberto nel 1586, unito in matrimonio con Cornelia Orsini.

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