La Villa e gli Altemps

Il Giardino Segreto

Soggiogato dal fascino impetuoso del luogo in cui un tempo sorgeva l’antica villa dei Quintili, nel 1567 il cardinale Marco Sittico Altemps, su invito del nuovo papa Gregorio XIII, decide lì di ergervi una residenza più grande e poderosa, acquistando i terreni ormai appartenenti alla famiglia Farnese.
Così, dal nome del monte in cui sorgerà la nuova villa, Mons Dragonis, il cui riferimento va al mezzo drago simbolo araldico della casata dei Boncompagni, in onore del pontefice appena eletto, origina la denominazione Villa Mondragone.

L’incarico della costruzione viene rapidamente affidato a Martino Longhi il Vecchio, architetto già noto al cardinale e, nel 1573, viene finalmente eretto il corpo centrale della residenza, il cosiddetto Casino Altemps. Questa prima fabbrica presenta una serie di logge, sale di rappresentanza e ambienti privati destinati al cardinale e al pontefice, nonché la Cappella di San Gregorio Magno – edificata in onore di Gregorio XIII – e il suggestivo Giardino Segreto, entrambi gli ambienti contigui agli appartamenti papali.

Successivamente, con la formalizzazione delle nozze di Roberto Altemps – figlio illegittimo del cardinale – e la sua giovanissima sposa, Cornelia Orsini, ai novelli coniugi viene fatto dono di una nuova palazzina a monte della villa, fatta edificare appositamente già a partire dal 1577. Quest’ultima, la cosiddetta Retirata, vanta, ad oggi, la conservazione di uno straordinario ciclo di affreschi attribuito a diversi autori fiamminghi.

Sfortunatamente, con la morte di papa Gregorio XIII – che aveva scelto Villa Mondragone come sua residenza estiva – e l’ascesa al pontificato di papa Sisto V, la fortuna degli Altemps viene meno: desideroso di moralizzare i costumi, il nuovo pontefice non vede di buon occhio la famiglia austriaca. Pertanto, nel 1586, con un processo montato ad hoc, l’appena ventenne Roberto viene fatto decapitare e suo padre prontamente escluso dal collegio cardinalizio, sancendo così la fine dello splendore e del prestigio della casata degli Altemps.

 

 

Lo sapevi che...

Villa Mondragone presenta diverse affinità coi precedenti progetti di Martino Longhi il Vecchio, dalla pianta – simile alle costruzioni del Vignola, celebre architetto manierista – all’uso della sintesi edilizia tra le tipologie architettoniche castello medievale e villa rinascimentale.

 

Roberto Altemps ha appena dieci anni quando, nel dicembre 1576, viene fatto sposare alla giovane Cornelia Orsini, facendo sì che la coppia guadagni l’appellativo di sposi bambini.

 

La Retirata, voluta dal cardinale per i novelli coniugi, costituisce all’epoca una sorta di dépendance della villa, presente anche in altre grandi ville di Roma e del Lazio, con lo scopo di realizzare residenze costituite da più edifici, secondo il modello antico.

 

Nel celebre Salone degli Svizzeri, all’interno di Villa Mondragone, il 4 ottobre 1582 papa Gregorio XIII sigla la Bulla inter gravissimas, la quale sancisce il passaggio dal calendario giuliano al calendario gregoriano – attualmente in uso – tramite lo slittamento di dieci giorni. L’indomani sarà, dunque, il 15 ottobre 1582.

 

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